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Questo articolo fa parte della Sezione di Scritti a cura dei Dottorandi di Ricerca

"Teorie e scritture dell'architettura contemporanea" Vai  all'indice di tutti gli articoli  >>


Il seminario condotto da Antonino Saggio  ha inteso fornire uno spaccato critico su alcuni testi recenti di Teoria dell'architettura contemporanea e allo stesso aprire la riflessione sul rapporto tra teoria e pratica progettuale all'interno dell'attività dei partecipanti, A partire dal testo analizzato e commentato in ciascun articolo è presente un progetto architettonico che serve ad esemplificare, seppure parzialmente, alcuni nessi tra elaborazione teorica e ricerca progettuale di ciascun dottorando di ricerca.


Dottorato di Ricerca in

Composizione Architettonica (Teoria dell'architettura)

Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni – La Sapienza Roma

Direttore Lucio Barbera

 



Il Brise-Soleil e il pensiero di Kengo Kuma

di Eiji Kohsaka

 

 

 

Il testo: Kengo Kuma, Kengo Kuma Tokuhon, A.D.A EDITA Tokyo, Tokyo, 1999,     Selected book by Eiji Kohsaka

 

Ho ricercato la teoria del listello bassandosi sul testo di Kengo Kuma. Oggigiorno si possono trovare il listello nella forma varia dapertutto. Penso che sarebbe interessante per noi sapere il modo dell’utilizzazione del listello, sopratutto il quello di Kengo Kuma e` molto particorare. Innanzitutto vorrei esprimere due concetti che avevo cercato sul testo di Kengo Kuma. Dopo penso di introdurre la definizione del listello e poi l’utilizzazione del Brise-soleil nell’architettura giapponese tradizionale. Perche` dal passato l’insieme dei listelli viene spesso usato in Giappone nella maniera particolare.

 

Gli architetti contemporanei, non possono progettare senza in considerazione il problema ambientale. Ogni architettura ha la sua soluzione architettonica ai problemi ambientali. Ad esempio, Norman Foster e Nicolas Grimshow, cosidetti architetti high tech, danno la soluzione ai problemi ambientali utilizzando parole come sostenibile ed ecologia. Altri architetti dicono che sostanzialmente l’azione di costruizione genera la distruzione dell’ambiente quindi tutti gli architetti dovrebbero morire. Anche Kengo Kuma assume questo atteggiamento. Oggi lui cerca di trasferire il ruolo di protagonista dall’architettura all’ambiente. Per questo motivo, tenta di generare fragilita` e di rendere piu` debole possibile l’architettura e il materiale.

 

Kengo Kuma preferisce non pensare secondo una logica assoluta o uno schematismo.Pensa che ogni schematismo sia relativo.

Es

1.      Non c’e nulla che possa ritenersi rosso in maniera assoluto. Anche se si ritenesse rosso, in realta` potrebbe essere nera. Ad esempio in controluce qualcosa di rosso puo` sembrare nera.

2.      Non dobbiamo studiare solo un architetto famoso o solo una teoria come l’analisi delle proporzioni di Le Corbusier o del dettaglio di Mies van del Loie. Non abbiamo bisogno di vedere in maniera assoluta l’estetica e l’ideologia dell’architettura.

3.      Perche` Cristo ha suscitato la benevolenza di tutti? Perche` lui aveva riconosciuto la possibilita` di commettere errori e di avere delle debolezze. Riconosceva che l’uomo che affermava di essere giusto o potente non era carismatico necessariamente.

Brise-soleil e` un elemento architettonico che concretizza questi due concetti. Come contenitore ha il ruolo di tampone ponendosi tra l’ambiente e l’architettura. Facendo il listelo piu` debole e sottile, l’architettura puo` adattarsi all’ambiente esterno. Allo stesso tempo avendo il concetto di relativita`, comincia a pensare che listello non puo` essere

sempre il rivestimento esterno.

 

Brise-soleil: Un’insieme di sottili listelli di legno/plastica progettati per promettere ad una porta o finestra vetrata la ricezione della luce e dell’aria, ma contemporaneamente facenti da filtro contro i piu` forti raggi solari o la pioggia.

La parola di filtro mi da` una sensazione che abbia un ruolo principale. Invece la parola di ricezione mi fa pensare che le cose principali siano il contesto e l’ambiente.

Prima di parlare del Brise-soleil di Kengo Kuma, penso di introdurre l’utilizzazione del Brise-soleil nell’architettura giaponese tradizionale. L’insieme del listello viene spesso usato in Giappone sin dal passato.

 

Normalemente nella tipica casa tradizionale giapponese, c’e` il shoji piu interno, esterna al shoji (porta piu` interna) c’e` una grata giapponese (porta esterna con intelaiatura in legno), piu` esterna alla grata c’e` una palizzata e in fine di fronte alla strada la gronda si estende fino al palizzzata. La separazione e la combinazione tra lo spazio pubblico della citta` e quello di privato abitativo sono realizzate brillantemente in questa sovrapposizione di piani. La gronda non solo controlla luce, vento e piove ma offre anche lo spazio urbano al pubblico circondando il territorio privato e lo separando leggermente dalla citta`. Mentre attraverso la grata dell’esterno, anche quando si e piena luce, non possiamo vedere all’interno della stanza anche se siamo abbastanza buio possiamo vedere chiaramente la strada esterna. Quindi si puo` dire che ra grata e` un meccanismo da controllare la luce e lo sguardo dall’esterno, piuttosto che evitare l’invasione. Poi il shoji che e` situato a piu` all’interno non solo attenua la luce ma organizza anche il modo di coprire lo spazio aprendolo e chiudendolo. Il disegno della luce varia e si varia l’organizazzione dello spazio come se fossero diretti da una orchestra di luce.

Listello giapponese, Hisao Koyama, Kenciku Isho Kogi, Universita` di Tokyo, Tokyo, 2001

Listello italiano, Foto da Eiji Kohska

 

La superficie della citta` italiana: Sopratutto nella citta` del medioevo, uno piano verticale divide distintamente interno e esterno della casa. La superficie verticale e` cosi solida che non far passare nulla tranne attraverso qualche apertura.

La superficie della citta` giapponese: La superficie e` composta dalla poche superfici parallele. Non e` chiaro la confine tra interno e esterno della casa. Questo confine e molto ambiguo. Il carattere della superficie e` la sua composizione con il materiale.

La faccia dell’architettura e della citta` giapponese, sopratutto quella tradizionale, ci da` una impressione che sia molto sottile. Cioe` e` molto leggero, fragile e permette il passaggio della luce. Mentre la porta occidentale e` molto grande e va aperta con forza, la porta giapponese, ad esempio Fusuma e Shoji, e` facile da aprire. Spostiamo le pareti mobile e leggere secondo la stagione, la situazione e l’umore. La grata puo` controllare la luce secondo la sua densita` e attraverso la grata si puo` capire solo la situazione della parte piu` in luce. La siperficie giapponese puo` essere considerata come un meccanismo transparente per divertirsi a gettare uno sguardo piuttosto che delimitare e interrompere.

La tipica sperficie giapponese, Fumihiko Maki, Miegakuresuru Toshi, Kashimasyupankai, Tokyo, 2002

La tipica superficie italiana, Foto da Eiji Kohsaka

 

I motivi per cui Kengo Kuma da` molta importanza a listello sono due ragioni seguenti.

1.     Listello ha diverse qualita`. E` un oggetto ma allo stesso tempo non lo e`. A secondo della situazione di luce, diviene un ombra, forte e distinta, oppure scompare indistinto in controluce. Questa e` sicuramente una qualita` interessante.

2.     Listello e` direzionale. Secondo l’angolo con cui lo vediamo, e` completamente differente. Simbolizza propria il pensiero di Relativita`.

Rende l’architettura e il materiale (medium) piu` fragile e piu` delicato fino all’estremo. Anche se il materiale e` debole fisicamente, vuole approfondire il modo di usare il materiale fragile, inoltre col questo tipo di materiale sta espremendo il suo forte pensiero fino all’estremo

Museo di Pietra, Kengo Kuma, Kengo Kuma Tokuhon, A.D.A EDITA Tokyo, Tokyo, 1999

Baisoin, Kengo Kuma, Baisoin, <<Shin Kenciku>>, Setembre, 2003

ONE Omotesando, Foto da Eiji Kohsaka

 

Kengo Kuma definisce Brise-Soleil la condizione seguente

1.     Dobrebbe essere una accettazione (ricezione): il metodo per fare protagonista l’ambiente.

2.     Dobrebbe essere non di materiale trattao ma il materiale non trattato.

il materiale trattao: Cemento armato, il suo composizione e` opaca.

Il fascino dell’arte contemporanea e` transparenza che si rende piu` evidente in una societa` opaca. Cioe` la transparenza e purezza che il materiale non trattato possiede e molto interessante anche dal punto di vista della sua sturttura. Non vuole approfondire il dettaglio con alla maniera di Renzo Piano. Gli piace il modo piu` convenzionale. Egli cerca di piegare la tecnica con cui costruisce l’edificio transparente che sorprende tutti.

3.     Il concetto di Relativita` (Lui usa la parola affodance per tutte le cose non sono assolute ma sono categorico): Sigeru Ban sta approfondendo il rendimento della carta di riso come un materiale. Lui fissa un asse assoluta e ricerca i risultati positivi che potrebbe dare il materiale. Invece Kengo Kuma non desidera il massimo rendimento della carta di riso. Gli interessa la differenza e la frizione tra assi relativi delle coordinate diverse e poi ordinarle. Lui insiste che noi dobremmo criticare l’arte con assi relativi delle coordinate diverse transerendo tra l’altro.

 

Per concludere, Kengo Kuma vuole ambientalizzare l’architettura attraverso il listello, piutosto che prendere la luce e l’aria fresca all’interno dell’architettura attraverso il listello. Il suo linguaggio col listello sta bassandosi sul concetto di Relativita`. Tuttavia questi unici concetti possono essere trovati anche nella cultura giapponese tradizionale. In questo senso lui sta cercando una migliore soluzione dei problemi che noi abbiamo oggi e sta avendo l’identita` come un architetto giapponese.

 

 

 

La Progettazione

Cimitero Collettivo a World Trade Center

 

Nuovo concetto di Louver

Copertura che protegge l’interno dall’esterno     Materiale pesante, Analog

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Filtro o ricezione per la luce, l’aria, lo sguardo…  Materiale debole, conveniente

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Tampone che si pone tra l’architettura e l’ambiente  Dematerializzazione, trasparenza

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Schermo che ci stimola la memoria               Degital, Sensibilita`

 

Il concorso per progettare il cimitero colletivo nell’area dove c’era WTC

Il tentativo di progettare un luogo di ritrovo dove si possa ricordare il disastro e rafforzare il rispetto alle vittime.

Ci sono 4 concetti principali in questa progettazione.

1.     Il modo di visualizzare la traccia delle due torri: Per esaltare le sagome delle tracce del WTC, ho pensato a questa lastra di vetro laminato tagliato secondo queste sagome, che emette luce quando vi cammini sopra.

 

2. La regola della luce che si estende: La durata di ogni vittima e in proporzione alla lunghezza della luce. Cosi, riesco di distinguere l’identita di ogni vittima. L’eta di ogni vittiama e` iscritta` e segnata ormai parte del luogo come codice. Persone che avrebbero avuto 20 anni, o altro che avrebbero avuto 70, hanno vissuto lo stesso atroce momento.

       

3. La bandiera nazionale: Ho disegnato la parte del quadro come una piazza ampia con verde con 13 linee. Questa progettazione ci fa ricordare la bandiera degli Stati Units. 13 linee e tante stelle.

   

4.     Non centralita`: Ho creato un spazio senza centro che Libeskind preferisce, allo stesso tempo ho tentato di sollevare il patriottismo degli americani.

 

 

 


 

     

 



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